Pernand-Vergelesses 1er cru "Ile des Vergelesses" 2018 - Chandon de Briailles

Pernand-Vergelesses 1er cru "Ile des Vergelesses" - Chandon de Briailles 

Il Pernand-Vergelesses 1er cru "Ile des Vergelesses" di Chandon de Briailles è un vino intenso, complesso e fine ottenuto da uve di Pinot nero. Le uve provengono da un vigneto piantato nel 1954 su suolo argilloso. Vinificazione a grappolo intero in tini di legno aperti, per 4/5 giorni fermentazione semicarbonica. Svinato, affina per 24 mesi in barrique.

Servizio

Lo degustiamo  ad una temperatura di 16/18° in calici tulipano. Da bersi subito ma esprimerà le sue migliori caratteristiche tra qualche anno.

Abbinamenti

Ottimo abbinato a primi piatti con ragù di carne, secondi di carne, da provare con un coniglio alla cacciatora.

Cantina: Chandon de Briailles

Era il 1834 quando la famiglia Nicolay acquista le case e le terre, era una casa familiare per le vacanze e per molti anni, a parte una piccola produzione interna, le uve venivano vendute ad alcune importanti cantine di Beaujolais. Nel 1981, Nadine De Nicolay, la madre degli attuali proprietari Francois e Claude, decide di vinificare le proprie uve. Nel 1982 esce con la prima annata. Nel 1988, rendendosi conto di quanto la chimica fosse dannosa per la salute, decide abbandonare qualsiasi prodotto chimico utilizzato per la coltivazione della vigna. Negli stessi anni, suo figlio Francois, gestisce un'enoteca a Parigi dove ha modo, un giorno, di assaggiare 3 vini della stessa vigna, vinificati nella stessa maniera ma provenienti da uve allevate in modo differente: convenzionale, biologico e biodinamico. Francois capsice da subito le potenzialità della biodinamica e quando la madre, Nadine, va in pensione decide di tornare. All'inizio fu un susseguirsi di azioni destinate a migliorare la gestione della terra, come l'utilizzo di cavalli per lavorare la terra o i trattamenti con latte al posto dello zolfo. Oggi il Domaine si estende su 14 ettari suddivisi in 3 AOC, Savingy Les Beaune, Pernard Vergelesses e Corton. In canitna le fermentazioni sono spontanee e i livelli di solforosa utilizzati sono molto bassi. Il suo stile incarna vini emozionali e profondi, potenti ed eleganti.