Bolgheri Rosso Doc “Pievi” 2021 - Fabio Motta

Bolgheri Rosso Doc “Pievi” - Fabio Motta 

Il Bolgheri Rosso DOC "Pievi" di Fabio Motta è un blend di merlot, cabernet sauvignon e sangiovese, che rappresenta l'assemblaggio tipico della zona di Bolgheri. L’uva colta a piena maturazione viene fermentata esclusivamente con i lieviti naturali in tini tronco conici da trenta quintali, il cappello viene sommerso manualmente per tutta la durata della fermentazione che di norma richiede 2 settimane per ciascuna varietà. Dopo le svine i vini sono messi in barriques di secondo o terzo passaggio, nelle quali svolge naturalmente la fermentazione malolattica. L’assemblaggio delle tre varietà viene effettuato circa tre mesi dopo la vendemmia. Il vino rimane un anno ad affinarsi in legno ed è imbottigliato senza filtraggi né chiarifiche. Al naso regala intense note di frutta nera, violetta, tabacco, mentre al sorso dimostra un tannino maturo e grande equilibrio tra alcool e componente aromatica.

Servizio

Si consiglia di degustarlo ad una temperatura di 16/18° in calici tulipano. Vino quotidiano ma lasciato qualche anno in cantina a riposare può regalare grandi emozioni.

Abbinamenti

Il Pieve è ideale ai primi piatti con salsa di pomodoro, carni rosse, formaggi di media stagionatura, ottima con l’agnello in umido.

Cantina: Fabio Motta

Fabio Motta rappresenta il volto nuovo e giovane dela zona di Bolgheri. Di origini brianzole, fin da giovanissimo e mosso da una grande passione per il vino e per il lavoro del vignaiolo artigiano. Dopo la laurea in agraria inizia a lavorare nella nella cantina di suo suocero Michele Satta, mitico vignaiolo di Bolgheri. Il suo vigneto consiste di un appezzamento, chiamato Le Pievi, di quasi 20 anni di età, posizionato ai piedi della collina di Castagneto Carducci e, di un eccellente vigneto di uve bianche, soprattutto Vermentino, di oltre due ettari, in località Le Fornacelle. Nel 2012 acquista quello che gli era sempre sembrato un eccellente vigneto: Le Gonnare. Il nome significa “le lavandaie” perché si trova ai piedi di un antico corso d’acqua. Quindi un terreno di depositi torrentizi, con molto scheletro, orientato a nord, profondo e ricco di argilla. Circa 7 ettari in tutto. Una piccola realtà, tanto da permettegli di seguire personalmente ogni piccolo passo della coltivazione e della vinificazione. Per Fabio il vino deve dare piacere ed emozione e raccontare un pezzetto della sua terra e del suo lavoro.