Champagne La Guinguette - Aurelien Lemaire

Champagne La Guinguette - Aurelien Lemaire 

Il nome è tutto un programma. Il termine “guinguette” in francese indica tipicamente una tipologia di locali situata nei dintorni di Parigi o lungo i fiumi, dove regnano atmosfera rilassata e informale, buon cibo, bevande e musica dal vivo… Non è quindi un caso che questo Champagne sia la perfetta incarnazione di convivialità e spensieratezza. Le uve, provenienti dai 4,5 ettari recentemente convertiti in regime biologico, sono state raccolte nella generosa vendemmia 2022, in cui si è scelto di produrre questa cuvée proprio grazie all’annata particolarmente produttiva. Ottenuta dall’unione della prima e dell’ultima pressatura, dopo la preparazione del pied de cuve in barrique, il mosto svolge la prima fermentazione in vasche d’acciaio sur lie e affina poi sur lattes fino alla sboccatura del novembre 2024. Uno Champagne di grande ampiezza aromatica e vibrante freschezza, con un finale teso e delicatamente salino. La bevibilità è garantita.

Servizio

Si consiglia di degustarlo ad una temperatura di 8/10° in baloon flute. Vino da bersi subito ma esprimerà il meglio di sé tra qualche anno.

Abbinamenti

Champagne da tutto pasto, da un antipasto a un secondo di pesce, da provare con caramelle ripiene di branziono al pomodoro.

Cantina: Aurelien Lemaire

Aurélien Lemaire, giovane erede di una tradizione familiare consolidata nel mondo del Champagne, si è trovato a dover affrontare l'arduo compito di portare avanti un'eredità pesante di più di un secolo. Cresciuto nell’atmosfera frizzante delle vigne e delle cantine della Claude Lemaire, ha respirato fin da piccolo l’aria di un mestiere che mescola passione, sapienza e anche un po' di magia. Tuttavia, Aurélien non ha mai voluto essere solo l’ombra di suo padre. Ha cercato di esplorare, di conoscere più a fondo il mondo del vino, viaggiando per esperienze che lo hanno arricchito, come il suo soggiorno in Georgia, una terra di antiche tradizioni vitivinicole. Qui ha appreso la connessione profonda tra terra e vino, ma è stata una visita da Sebastien Mouzon a segnare una vera e propria svolta. Quell'incontro ha acceso in Aurélien una scintilla di rinnovamento. Con la mente aperta e il cuore pronto a scommettere su un approccio autentico, ha iniziato a sperimentare con i suoi 2 dei 6,5 ettari di proprietà, scegliendo di lavorare in vigna con pratiche che rispettano l'ecosistema. La sua visione si traduce in prodotti vivi, energici e capaci di raccontare la storia non solo del terroir, ma anche del legame strettissimo tra uomo e natura. Aurélien ha abbracciato la sfida di un futuro aziendale perfettamente allineato con la propria identità e i suoi ideali. Ha capito che, mentre il passato fa parte di lui, il suo compito è quello di costruire una storia nuova, in cui il rispetto per la tradizione si fonde con l'innovazione. Così, nel cuore di quella terra che ha visto crescere le generazioni dei Lemaire, prende vita un progetto che riflette non soltanto il suo nome, ma anche la voglia di piacere e stupire attraverso Champagne che parlano di lui, della sua visione, delle sue scelte e del suo modo unico di intendere la viticoltura. Oggi, Aurélien non è solo un produttore, ma un narratore di storie che si intrecciano, un interprete di una tradizione che si evolve, un innovatore che continua a scrivere la storia della famiglia Lemaire, portando avanti un'eredità che, lungi dall'essere un peso, si trasforma in una opportunità per esprimere una radicale autenticità..