Foreign – Panevino
Il Foreign è un vino rosso ottenuto da un un blend di uve rosse locali che provengono da vecchie vigne allevate in biodinamico. Come tutti i vini di Gianfranco Manca ogni anno le percentuali dell’uvaggio dei due vitigni cambia. Raccolta manuale e selezionata dei grappoli e in cantina sono vinificazioni spontanee con i lieviti indigeni in vasche di acciaio con lunghe macerazioni, Non viene filtrato né viene aggiunta solforosa prima di essere imbottigliato.
Tipologia: Vino rosso.
Vitigno: Blend di uve rosse locali.
Gradazione alcolica: 14.5%.
Affinamento. 24 mesi in botte di legno.
Contiene solfiti

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Foreign - Panevino
Il Foreign è un vino rosso ottenuto da un un blend di uve rosse locali che provengono da vecchie vigne allevate in biodinamico. Come tutti i vini di Gianfranco Manca ogni anno le percentuali dell’uvaggio dei due vitigni cambia. Raccolta manuale e selzionata dei grappoli e in cantina sono vinificazioni spontanee con i lieviti indigeni in vasche di acciao con lunghe macerazioni, Non viene filtrato né viene aggiunta solforosa prima di essere imbottigliato. Il Foreign è di colore rosso rubino. Al naso si riconoscono sentori fruttati, ciliegia, amarena, mirto, con note minerali e salmastri. In bocca è caldo, avvolgente, potente, di buona freschezza, con tannini amalgamati. Il finale è di lunga persistenza. Vino elegante e di una bevibilità suprema.
Servizio
Si consiglia di degustarlo ad una temperatura di 16/18° in calici tulipano. Vino da bersi subito ma lasciato qualche anno in cantina può regalare grandi emozioni.
Abbinamenti
Il Foreign si abbina perfettamente ai primi piatti con ragù di carne, carne rossa in padella o in umido, formaggi stagionati, salumi come il prosciutto di cinghiale.
Cantina: Panevino
La cantina Panevino si trova poco fuori del piccolo comune di Nurri tra Ogliastra e la Barbagia. Dietro Panevino troviamo Gianfranco Manca, uomo inquieto, spigoloso e silenzioso, che crede fortemente nel suo territorio di origine. In giovane età, Gianfranco rileva la panetteria dello zio, cuocendo il classico pane sardo che ha imparato a fare da sua madre e dalle zie. Il suo pane è ancora apprezzato nella sua città e il panificio è stato un successo. Insieme alla panetteria, Gianfranco eredita anche lotti di terreno con viti molto vecchie. Oggi gli ettari vitati sono sei, piantati principalmente a Cannonau con altri 30 diverse vitigni. Tutti i vitigni sono allevati ad alberello che Gianfranco conosce uno ad uno. La sua è una viticoltura antica fatta di fatica e sudore, gestita con una conoscenza assoluta dell'agricoltura e del patrimonio territoriale. In cantina non usa solfiti, non applica filtrazioni, e riduce gli interventi umani al minimo indispensabile. Solo 20000 bottiglie prodotte in cui Gianfranco non cerca un vino che rispecchi il territorio, ma un vino che racconti l’uomo che lo fa. E i suoi vini, fuori dagli schemi nei nomi e negli uvaggi, che cambiano ogni anno, gli assomigliano.
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