AOC Bandol Rosé 2021 - Chateau St. Anne

AOC Bandol Rosé - Chateau St. Anne

Il Bandol Rosé di Chateau St. Anne è un vino di notevole statura e personalità, capace di una complessità gusto-olfattiva incantevole. Vede la prevalenza del Mourvèdre con la restante parte di Grenache e Cinsault. Le uve provengono da vigneti con un età media di 40anni che si trovano nel comune di Evenos, su terreni di origine calcarea-argillosa. Affina 5 mesi in acciaio.

Servizio

Consigliamo di degustarlo ad una temperatura di 8/10° in bicchiere tulipano. Vino da bersi subito ma può regalare delle fantastiche emozioni se conservato per qualche anno.

Abbinamento

Da abbinare a un risotto ai porcini, a del  sushi,  da provare con un tataki di tonno con sesamo e salsa di soia.

Cantina: Chateau St. Anne

Siamo a Bandol, la più autorevole appellation di tutta l’affascinante Provenza, affacciati sul Mediterraneo, tra Marsiglia e Tolone. È nel 1840 che uno degli antenati di François Dutheil de la Rochère acquista, nel quartiere dei Pères de l’Oratoire di Sainte-Anne d’Évenos la tenuta attuale. Nel 1964 François Dutheil si decide di cimentarsi nella viticoltura, cui si unisce 13 anni più tardi la moglie Françoise. La quale, quando nel 1997 suo marito scompare, non ha il minimo tentennamento nel proseguire l’impresa da sola. Dal 2010 Jean-Baptiste, il figlio di Françoise, ha preso il timone dell’azienda. Oggi 14 dei 65 ettari totali della tenuta sono vitati: 11 producono Bandol e 3 Côtes-de-Provence. Si tratta in tutto di 10 appezzamenti, tutti esposti a nord-est e situati nel territorio di Évenos, a un’altitudine compresa tra 80 e 200 mslm. Il terreno, argilloso-calcareo, è tra i più sabbiosi e drenanti di tutta la denominazione. Grazie a una conformazione ad anfiteatro, il microclima del sito è particolarmente fresco. Tutt’intorno alle viti la vegetazione esibisce la sua diversità: macchia mediterranea, pini di varie specie, cedri, palme, aranci, mandorli, ulivi, cipressi, mimose, ginestre bianche e ginepri. L’approccio agronomico è biologico sin dal lontano 1992 (certificazione Écocert); tutte le uve sono prodotte in azienda, senza acquisti esterni. In cantina si adottano soluzioni semplici, tutt’altro che iper-tecnologiche. Raffreddamento delle vasche per ruscellamento d’acqua esterno, lieviti e batteri indigeni per le fermentazioni, sfecciature statiche, utilizzo molto misurato dei solfiti. Una metodologia che lascia esprimere il terroir, la sua ricchezza e l’immediatezza del vino, rendendo grazie al potenziale qualitativo dei vitigni e del luogo, che si tratti dei rossi, dei rosati o dei bianchi.