Kaffefi 2018 - Tanca Nica
Il Kaffefi è un meravigliosa interpretazione del Catarratto che ci porta nella fantastica isola di Pantelleria con suo colore dorato e i suoi profumi fruttati, caratterizzato da note floreali con chiusura di erbe aromatiche e sbuffi minerali. Al palato è esuberante e gioioso, molto fresco e con un finale salino tipico e molto gradevole. Un vino sicuramente da non perdere!!!
Regione: Sicilia.
Vitigno: Catarratto.
Gradazione alcolica: 12%
Affinamento: Acciaio.

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Kaffefi - Tanca Nica
Kaffefi è un vino bianco che nasce da uve di Catarratto in purezza. Il nome deriva dalla contrada dove si trovano i vigneti, e vuol dire terra ricca di lapilli vulcanici, tufo e pomice. Proprio i lapilli vulcanici danno al vino la sua spiccata sapidità. L’uva proviene da vini allevate ad alberello, con età media di 50 anni. La vinificazione si svolge in acciaio con utilizzo di lieviti indigeni, che si trovano naturalmente sulle bucce. Imbottigliamento e travasi per caduta. Bottiglie prodotte: 500, senza solfiti aggiunti. Il Kaffefi è un meravigliosa interpretazione del Catarratto che ci porta nella fantastica isola di Pantelleria con suo colore dorato e i suoi profumi fruttati, caratterizzato da note floreali con chiusura di erbe aromatiche e sbuffi minerali. Al palato è esuberante e gioioso, molto fresco e con un finale salino tipico e molto gradevole. Un vino sicuramente da non perdere!!!
Servizio
Consigliamo di degustarlo ad una temperatura di 6/8° in calici tulipano. Vino da bersi subito ma lasciato qualche anno in cantina può regalare grandi emozioni.
Abbinamento
Ottimo vino che si accompagna ad antipasti di pesce, primi piatti, secondi di pesce, da provare con delle fette di pesce spada alla griglia.
Cantina: Tanca Nica
Sospesa tra l’Africa e l’Europa, immersa in un mare blu cobalto, bella e senza fronzoli, troviamo l’isola di Pantelleria, e qui la cantina Tanca Nica, il sogno di Francesco Ferreri e sua moglie Nicoletta. Tanca in dialetto pantesco, significa piccolo terreno collinoso coltivato e sistemato a terrazze, ed è proprio quello in cui crescono le vigne, mentre Nica è il nome della località dove le acque termali emergono dai fondali e si mischiano al grande blu mediterraneo. Francesco dopo la laurea in enologia presa a Conegliano, incomincia a girare il mondo per confrontarsi con diversi metodi lavorativi, finché decide di tornare a Pantelleria. Qui inizia a coltivare una piccola vigna di solo 2 ettari con le tecniche e le antiche tradizioni locali che gli ha insegnato suo nonno. Tra i filari troviamo lo Zibibbo, noto anche Moscato d’Alessandria, poi il Pignatello, che a Pantelleria viene chiamato Nivuro Nostrale, ovvero "nero del posto", e infine il Catarratto. Tutte le vigne sono allevate con il classico sistema a piccoli alberelli panteschi e non vedono additivi chimici, né erbicidi, né insetticidi, ma solo all’occorrenza sovescio di leguminose e frumento piantato a file alterne per proteggere le viti dai forti venti primaverili. In cantina le uve vengono diraspate a mano, con l´ausilio di una rete, e pigiate con i piedi, le fermentazione sono spontanee con i soli lieviti indigeni senza chiarifiche e filtrazioni, e non viene usato alcun tipo di additivo, nemmeno solforosa. I vini di Tanca Nica sono diretti e schietti, liberi e puri, e portano dentro di sé il sole di Pantelleria.
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