Ruchè 2022 - Pierfrancesco Gatto
Il Ruchè di Gatto vinifica in vasche di acciaio con macerazione sulle bucce per 4 giorni. Un terzo delle uve segue un affinamento di 6 mesi in vasche di cemento. È un vino di colore rubino acceso. Al naso si percepisce un bouquet fine e persistente con note di rosa e di frutta rossa. In bocca è rotondo e pieno, di grande eleganza, leggermente tannico con una persistenza lunga e ricordi di ciliegie matura.
Regione: Piemonte.
Vitigno: Ruchè.
Gradazione alcolica: 16%.
Affinamento: Alcuni mesi in vasche di cemento.
Contiene solfiti
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Ruchè Pierfrancesco Gatto
Il Ruchè era un vitigno quasi estinto che fu scoperto da don Giacomo Cauda, considerato il padre del Ruchè. Le sue origine non sono ben chiare ma si pensa che fu portato da queste parti dai monaci cistercensi in ritorno dalla Borgogna. La versione proposta da Gatto vinifica in vasche di acciaio con macerazione sulle bucce per 4 giorni. Un terzo delle uve segue un affinamento di 6 mesi in vasche di cemento. È un vino di colore rubino acceso. Al naso si percepisce un bouquet fine e persistente con note di rosa e di frutta rossa. In bocca è rotondo e pieno, di grande eleganza, leggermente tannico con una persistenza lunga e ricordi di ciliegie matura.
Servizio
Si consiglia di servirlo ad una temperatura di 16/18°in calici tulipano. Vino quotidiano ma lasciato in cantina qualche anno può regalare grandi emozioni.
Abbinamenti
Ottimo con gli antipati, primi piatti sapotiti, formaggi stagionati, da provare con del coniglio in umido.
Cantina: Pierfrancesco Gatto
L’azienda di Gatto Pierfrancesco è stata fondata agli inizi del 900, e si trova a Castagnole Monferrato, in provincia di Asti. Un territorio collinare con inverni freddi ed estati calde, mitigato da una continua esposizione al sole che permette una perfetta maturazione delle uve qui prodotte: Barbera, Grignolino e Ruchè. Quest’ultimo è stato importato in queste zone nel medioevo dai monaci cistercensi che provenivano dalla Borgogna. Il Ruchè era il vino della festa e delle occasioni solenni, il vino che negli infernotti occupava le nicchie più nascoste, atte a conservare con cura liturgica questo vino, prezioso come una reliquia. Vitigno quasi scomparso è stato riscoperto da don Giacomo Cauda, considerato il padre del Ruchè. Pierfancesco grazie al suo incontro con don Giacomo Cauda si innamora del Ruchè e oggi coltiva 3 ettari di questo vitigno a cui si aggiungono altri 17 tra i comuni di fra Montemagno, Viarigi, Refrancore e Castagnole Monferrato allevati a Barbera e Grignolino. I vigneti sono posti su terreni di origine tufacea, ricchi di sabbia con un’esposizione a sud-ovest che permette un’ottima maturazione e salubrità delle uve. Pierfrancesco Gatto cerca di intervenire il meno possibile sia in vigna che in cantina in modo che il suo vino sia il più naturale e specchio fedele del terroir. 80000 le bottiglie prodotte.
Scheda tecnica
- Produttore
- Pierfrancesco Gatto
- Nazione
- Italia
- Regione
- Piemonte
- Denominazione
- Ruchè DOCG
- Annata
- 2022
- Vitigni
- Ruchè
- Affinamento
- Affinamento in Cemento
- Gradazione Alcolica
- 16%
- Stile del vino
- Di medio corpo e profumato
- Dosaggio
- Secco
- Filosofia
- Biologici
- Dimensione bottiglia
- Bottiglia 0,75 L
- Allergeni
- Contiene solfiti
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