Perricone 2011 - Porta del vento

Perricone - Porta del Vento

Ottenuto dal vitigno Perricone, autoctono siciliano tra i più antichi caratterizzato da grappoli compatti a forma conica, con acini a buccia spessa di colore blu. Le uve vengono raccolte a mano a metà ottobre quando a piena maturazione mantengono grande acidità e freschezza. La fermentazione è spontanea in vasche di cemento, a contatto con le bucce per otto giorni e prosegue l’affinamento in botti grandi di rovere di Slavonia per 2 anni. Il Maquè ha color rosso rubino con sfumature blu. Al naso si riconoscono sentori di frutta rossa. balsamici, erbacei, e il profumo della macchia mediterranea. In bocca è corposo, fresco, con tannini integrati, con un lungo finale.

Servizio

Degustiamo il Perricone ad una temperatura intorno ai 16/18°C. Si raccomanda si servirlo in calici tulipano. Vino quotidiano ma, se lasciato riposare in cantina qualche anno riserverà grandissime emozioni.

Abbinamenti

Il  Perricone è ottimo abbinato ad antipasti di salumi, primi piatti con ragù, secondi di carne; ideale l'abbinamento con delle costine di maiale al forno.

Cantina: Porta del Vento

Porta del Vento prende il nome dalla vallata sulle colline del territorio di Camporeale in provincia di Palermo, a circa seicento metri di altitudine, nella zona dell’Alcamo doc e del Monreale doc. Gestista da Marco Sferlazzo, farmacista, conta circa diciotto ettari di cui quattordici impiantati a vigneto su terreni sabbiosi su una crosta di roccia arenaia. I vigneti sono allevati principalmente ad alberello e hanno un'eta media di quarantadue anni, esposti a nord seguendo le forti pendenze del terreno scosceso. Il luogo è particolarmente ventoso con forti escursioni termiche che permette di ottenere dei vni carichi di profumi. Marco segue la coltivazione biologica e si usano preparati biodinamici. Il terreno viene coltivato senza alcun uso di prodotti di sintesi, cercando di comprendere e mantenere l’equilibrio delle erbe spontanee, accrescendo la biodiversità. La resa è bassa , circa quaranta quintali per ettaro. La vendemmia viene fatta a mano, l’uva appena raccolta in cassette, giunge nella cantina dell’azienda, dove avviene la fermentazione. La filosofia di Marco è quella di lasciare che la natura faccia il suo corso e che, armonia ed energia delle piante siano trasmesse dai grappoli al vino, esprimendo completamente il territorio a cui appartengono.