Celso Zero - Cascina Boccaccio
Il Celso Zero di Cascina Boccaccio è un vino rosso fresco e piacevole, che nasce da un blend di uve a bacca rossa. Le uve vengono vendemmiate manualmente a partire dalla metà di settembre e, in cantina vengono lasciate fermentare spontaneamente con l’utilizzo di soli lieviti indigeni. Segue poi una macerazione semi-carbonica del mosto in vasche di acciaio inox termo condizionate con una durata variabile che va dai 7 ai 14 giorni. Il vino affina in acciaio ed al momento dell’imbottigliamento non viene fatta alcuna chiarifica o filtrazione. Al naso spiccano i sentori di frutti di bosco, ciliegia e note floreali. Al palato è asciutto e piacevolmente tannico.
Tipologia: Vino rosso.
Vitigno: Uve rosse.
Gradazione alcolica: 14%.
Affinamento: Alcuni mesi in acciaio.
Contiene solfiti

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Celso Zero - Cascina Boccaccio
Il Celso Zero di Cascina Boccaccio è un vino rosso fresco e piacevole, che nasce da un blend di uve a bacca rossa. Le uve vengono vendemmiate manualmente a partire dalla metà di settembre e, in cantina vengono lasciate fermentare spontaneamente con l’utilizzo di soli lieviti indigeni. Segue poi una macerazione semi-carbonica del mosto in vasche di acciaio inox termo condizionate con una durata variabile che va dai 7 ai 14 giorni. Il vino affina in acciaio ed al momento dell’imbottigliamento non viene fatta alcuna chiarifica o filtrazione. Al naso spiccano i sentori di frutti di bosco, ciliegia e note floreali. Al palato è asciutto e piacevolmente tannico
Servizio
Si consiglia di servirlo ad una temperatura di 16/18°in calici tulipano. Vino quotidiano, ma se lasciato in cantine qualche anno può regalare grandi emozioni.
Abbinamenti
Si sposa bene con primi piatti, zuppe di verdure, carni bianche e formaggi semistagionati.
Cantina: Cascina Boccaccio
Cascina Boccaccio è una cantina a conduzione famigliare, che si trova nel comune di Tagliolo Monferrato, paese situato sulle colline dell'Alto Monferrato ai confini con l'entroterra ligure. Il titolare della cantina è Roberto Porciello, che insieme alla moglie Ileana si dedica alla creazione di etichette che raccontano il terroir di Ovada. La storia della cantina inizia nel 1875, quando il bisnonno di Roberto, Celso, costruì le fondamenta dell’attuale cantina. I vigneti, gestiti in regime biodinamico, si estendono su una superficie di circa 7 ettari, di cui 3 ettari di antiche vigne appartenenti alla famiglia e 4 ettari di vigneti recuperati dall’abbandono nella zona di Rocca Grimalda. Il terroir è costituito da terreni di tipo argilloso-calcareo con un clima mite influenzato dal vento di mare che proviene dalla vicina Liguria. Tra i filari, troviamo viti di Dolcetto, in prevalenza, Barbera e Cortese. In cantina tutte le lavorazioni vengono svolte manualmente, riducendo il più possibile l'intervento umano e lasciando spazio alla natura creando prodotti originali ad ogni annata. .
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