Dolcetto d’Alba DOC 2015 - Teobaldo Rivella
Il Dolcetto di Rivella è rosso rubino rubino profondo. Il naso è elegante, con sentori di ciliegia e di viola. Al palato è pieno ed equilibrato, con tannini amalgamati nella massa e un bel finale speziato.
Regione: Piemonte.
Vitigno: Dolcetto.
Gradazione alcolica. 13.5%.
Affinamento: Acciaio.
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Dolcetto d'Alba DOC Teobaldo Rivella
Il Dolcetto di Teobaldo Rivella nasce da una vigna posta accanto al meraviglioso Cru Montestefano con cui Teobaldo produce il suo Barbaresco. Le uve di Dolcetto sono raccolte manualmente, in cantina sono diraspate e condotte alla fermentazione spontanea con i soli lieviti indigeni in vasche di acciaio con macerazione sulle bucce di qualche giorno giorni. Continua il suo affinamento nelle stese vasche per 8 mesi. Il Dolcetto di Rivella è rosso rubino rubino profondo. Il naso è elegante, con sentori di ciliegia e di viola. Al palato è pieno ed equilibrato, con tannini amalgamati nella massa e un bel finale speziato.
Servizio
Degustiamo il Dolcetto ad una temperatura di 16/18° in calici tulipano. Vino da bersi subito ma esprimerà al meglio le sue potenzialità tra qualche anno.
Abbinamento
Si sposa perfettamente con pasta al sugo di carne, risotti, da provare con una faraona farcita di fegatini.
Cantina: Teobaldo Rivella
Teobaldo Rivella è una piccolissima azienda a conduzione familiare, che si trova a Barbaresco, in provincia di Cuneo. Teobaldo è figlio d’arte infatti, appartiene ad una famiglia di vignaioli. Il padre Serafino, che fondò l’azienda, produceva e vendeva vino sfuso, ed il fratello Guido per 40 anni è stato enologo per Angelo Gaja. L’azienda possiede 2 ettari di proprietà nel Cru Montestefano, famoso per dare Barbareschi strutturati, persistenti e longevi. Il Cru Montestefano si trova su una collina ripida e mozzafiato orientata a mezzogiorno che inizia dalla borgata omonima e arriva più in basso a metà collina sulla vallata dei Ronchi e dei Cottà. Teobaldo Rivella, aiutato dalla moglie Maria, inizia ad imbottigliare per se stesso nel 1967, e da allora produce circa 10000 bottiglie all'anno divise tra Barbaresco e Dolcetto. Teobaldo è rimasto fedele alle pratiche tradizionali di produzione dei vini nelle Langhe. E’ sostenitore di una viticoltura tradizionale che rispetti la natura e segua il corso delle stagioni. Non usa diserbanti, fertilizzanti o prodotti chimici in vigna. In cantina tutto si svolge secondo la tradizione, senza manipolazioni o artifici, affinamenti dei vini in grandi botti di rovere, e l’unica modernità che si concede è l’aggiunta di piccole dosi di anidride solforosa per la protezione dei suoi vini. Teobaldo Rivella è un personaggio che ha preferito rimanere un vero vigneron, non seguendo le mode del momento, per continuare a produrre splendidi vini che si fanno capire subito e che lasciano un segno indelebile dentro.
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