"Morei" 2022 - Elisabetta Foradori
Il Morei di Foradori è un vino massiccio ed energico. Prende il nome dal vigneto da cui proviene che dona al vino una fitta trama tannica e sfumature minerali. Un teroldego voluminoso e amplificato, che dimostra il tutto il potenziale e le sfaccettature di questo vitigno
Regione: Trentino.
Vitigno: Teroldego.
Gradazione alcolica: 12,5%.
Affinamento: 9 mesi in anfora.
Contiene solfiti
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Vigneti delle Dolomiti Teroldego IGT "Morei " Elisabetta Foradori
Il Morei di Foradori è un vino massiccio ed energico. Prende il nome dal vigneto da cui proviene che dona al vino una fitta trama tannica e sfumature minerali. Fermentazione spontanea e affinamento a contatto con le bucce in tinajas (anfore) dai 350 ai 450 litri per 9 mesi. Assemblaggio e decantazione in vasche di cemento dai 15 ai 40 hl fino all’imbottigliamento.Un teroldego voluminoso e amplificato, che dimostra il tutto il potenziale e le sfaccettature di questo vitigno.
Servizio
Si consiglia di servirlo ad una temperatura di 16/18° in calici tulipano. Vino da bersi subito ma lasciato qualche anno in cantina può regalare grandi emozioni.
Abbinamenti
Ottimo con primi piatti elaborati, carni alla griglia, formaggi stagionati, da provare con un filetto ai mirtilli.
Cantina: Elisabetta Foradori
L'azienda di Elisabetta Foradori si trova a Mezzolombardo, in provincia di Trento. L'azienda è stata fondata nel 1939 dal nonno Vitorio con l'intento di creare una società mista che non si dedicasse solamente al vino, ma anche all' agricoltura e agli animali. Elisabetta Foradori entra in azienda a 19anni dopo aver studiato agraria e viticoltura sui banchi dell'istituto agrario di San Michele all'Adige. Prende in mano le redini dell'azienda nel 1984, quando si trova a gestire i vigneti di famiglia dopo la scomparsa del padre Roberto.Elisabetta è una visionaria, una sognatrice, è una contadina innovatrice con i piedi ben piantati a terra, che si ispira agli insegnamenti di Rudolf Steiner, il teorico della biodinamica, per cercare di far tornare l'agricoltura alla sua natura artigianale, allontanandosi dal sistema industriale. Elisabetta si distingue fin dagli esordi per aver cercato di valorizzare il Teroldego, un vitigno autoctono a bacca rossa quasi scomparso. Attività che gli riesce perfettamente se oggi esporta il suo vino in 28 paesi del mondo. Elisabetta ha quattro figli, Emilio, Theo, Myrtha e Joahnnes, che l'aitutano nella conduzione dell'azienda; Theo segue la comunicazione, Emilio lavora sulla produzione tra vigna e cantina, Myrtha studia permacultura, un metodo agricolo senza chimica.Gli ettari vitati sono 28 di cui, il il 75 per cento a Teroldego nella Piana Rotaliana una specie di anfiteatro naturale incastrato tra i monti, il 15 per cento a Manzoni Bianco, il 5 per cento a Nosiola, bianca e autoctona, e il 5 per cento a Pinot Grigio. Oggi l'azienda si è talmente evoluta che si è aperta ad altri ambiti, come la coltivazione del grano, degli olivi e dell' orto, con una logica non allineata all'industrializzazione dell'agricoltura, bensì funzionale alla qualità e all'auto sanificazione del cibo. Nel 2010 Elisabetta Foradori fonda assieme ad altri dieci vignaioli trentini il consorzio 'I Dolomitici', che ha lo scopo di far capire ai piccoli viticoltori che c'è una via diversa da quella chimica, perchè secondo elisabbeta Foradori l'agricolutera potrà rinascere solo con l'unione tra contadini, che equivale a produrre, trasformare e raggiungere direttamente il consumatore.
Scheda tecnica
- Produttore
- Elisabetta Foradori
- Nazione
- Italia
- Regione
- Trentino
- Denominazione
- Vigneti delle Dolomiti IGT
- Annata
- 2022
- Vitigni
- Teroldego
Teroldego - Affinamento
- Affinamento in Anfora
- Gradazione Alcolica
- 12.5%
- Stile del vino
- Di medio corpo e profumato
- Dosaggio
- Secco
- Filosofia
- Triple A
- Dimensione bottiglia
- Bottiglia 0,75 L
- Allergeni
- Contiene solfiti
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