"152°" - Ilaria Addis
"152°" di Ilaria Addis è un vino bianco distintivo, risultato di un attento blend di uve bianche che esprime le potenzialità del terroir. Descritto come un "errore felice", questo vino è perfetto per gli appassionati di vini ossidativi, grazie a una leggera macerazione che ne arricchisce il profilo aromatico. Al palato, si presenta secco e deciso, con un bouquet che evoca la macchia mediterranea, la frutta gialla matura e delicati sentori di fiori bianchi, creando un equilibrio affascinante e un'esperienza gustativa unica. È un vino che può sorprendere e affascinare, ideale per chi cerca un'esperienza sensoriale differente e complessa.
Regione: Sardegna.
Vitigno: Uve bianche
Gradazione alcolica: 14.5%.
Affinamento: 48 mesi in acciaio.
Contiene solfiti

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"152° " - Ilaria Addis
""152°" di Ilaria Addis è un vino bianco a base di un blend di uve bianche. Il nome, è una dedica di Ilaria a suo padre, che all'epoca della sua nascita apparteneva al reggimento della fanteria di Sassari numero 152. La vendemmia è appositamente tardiva, e la fermentazione è spontanea con soli lieviti indigeni. L'affinamento avviene in acciaio, in vasca scolma, per circa 4 anni. Un "errore felice", per gli amanti del genere ossidativo. Leggera macerazione. Vino secco e deciso profuma di macchia mediterranea, frutta gialla e fiori bianchi.
Servizio
Lo degustiamo ad una temperatura di 8/10° in calici tulipano.
Abbinamenti
Vino che si propone per abbinamento al piatti pesce, da provare con degli spaghetti con le vongole veraci.
Cantina: Ilaria Addis
Per scrivere della Addis sarebbero necessarie alcune pagine, ma per amor di brevità, faremo come per tutti gli altri: si definisce "italo sarda", che abita in Sardegna e (vicino) a Bologna, dove si divide tra la professione di architetto e quella di vignaiola. I nonni acquistano alcuni ettari di terreno su una collina nei dintorni di Luras, in Alta Gallura, che veniva chiamata "Sa Neula", la nebbia, che ad Ilaria dev'essere sembrata un po' una premonizione padana. Alcuni tanti, l'azienda inizialmente era fatta da 60 ettari, 30 di vigneti, e 30 di boschi. La produzione è dapprima di uva, conferita alla cantina sociale, poi di vino, ma Ilaria fa un passo in più: abbraccia la viticoltura naturale e grazie ai consigli e alle esortazioni di Alessandro Dettori, inizia a produrre vino con una sue etichetta. Le vigne sorgono su una collina monzo-granitica delimitata da due corsi d'acqua. Le varietà in vigna sono tante, con una concentrazione di 3000 ceppi per ettaro, rese molto basse (età delle vigne e natura povera del terreno). Dal 2016 nella parte di vigne che gestisce Ilaria gli interventi sono ridotti al minimo: i principali aiutanti in vigna sono 80 pecore che pascolano indisturbate durante i mesi di riposo vegetativo e quando lo sviluppo del frutto è già iniziato, controllando la crescita dell'erba tra le viti. In alcune annate, viene coltivato sovescio leguminoso tra i filari, lasciando comunque sempre che si sviluppino le varietà autoctone di piante spontanee. L'uva viene raccolta manualmente in piccole cassette. la fermentazione spontanea avviene in acciaio. La sgrondatura avviene per caduta e la pressatura tramite il tradizionale torchio a mano, con una resa di circa il 50% sul peso delle uve vendemmiate. I travasi sono limitati al minimo indispensabile e la maturazione avviene sempre in piccoli serbatoi di acciaio, sui propri lieviti regolarmente assaggiati e messi in sospensione attraverso batonnage. Tutte le operazioni in cantina sono svolte a mano da Ilaria, con il preziosissimo aiuto (morale e non solo) di sua figlia GIoia.
Scheda tecnica
- Produttore
- Ilaria Addis
- Nazione
- Italia
- Regione
- Sardegna
- Denominazione
- Vino Bianco
- Vitigni
- Uve bianche
- Affinamento
- Affinamento in Acciaio
- Gradazione Alcolica
- 14.5%
- Stile del vino
- Di medio corpo e profumato
- Dosaggio
- Secco
- Filosofia
- Naturali
- Dimensione bottiglia
- Bottiglia 0,75 L
- Allergeni
- Contiene solfiti
- Numero di bottiglie
- 1300
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