Vigneri Bianco Aurora 2023 - I Vigneri

Vigneri Bianco Aurora - I Vigneri

“Aurora” dei I Vigneri  è uno splendido vino elegante e minerale ottenuto da uve bianche  locali. Il suo nome, “Aurora”, cioè Alba, indica anche una piccola e graziosa farfalla autoctona dell'Etna, rappresentata in etichetta e a rischio di estinzione. Dopo la  vendemmia a mano, si procede alla fermentazione spontanea all’interno di tini di acciaio attraverso l’utilizzo dei soli lieviti indigeni. Successivamente affina negli stessi contenitori per diversi mesi.

Servizio

Si consiglia di servirlo ad una temperatura di 10/12 °in calici tulipano. Vino quotidiano, ma se lasciato in cantina qualche anno può regalare grandi emozioni.

Abbinamenti

Ottimo in abbinamento a primi piatti, formaggi semistagionati, da provare con del pesce spada al sugo.

Cantina: I Vigneri

I Vigneri è un consorzio siciliano che si trova sull’Etna. Fondato nel 1435 a Catania con il nome di “La Maestranza dei Vigneri”, aveva come obiettivo principale quello di insegnare alle generazioni future come allevare le vigne e produrre vino. Sei secoli dopo, il consorzio è guidato dall’enologo Salvo Foti, che vendendo attorno a sè che le antiche tradizioni vitivinicole stavano sparendo, decise, che per recuperare le vecchie vigne e produrre un vino che rispecchiasse il territorio etneo, non si poteva che partire dagli uomini che conoscessero bene questa zona e le antiche conoscenze viticole. Il consorzio è formato da sei produttori che curano con amore le vecchie vigne centenarie allevate ad alberello, sparse dall’Etna fino alle Eolie e a Pantelleria, a Pachino e a Caltagirone, e con la forza delle loro mani riparano i muri a secco che sostengono gli impervi terrazzamenti in pietra lavica. Ogni produttore è indipendente, ma comunica la sua adesione alla filosofia comune imbottigliando i suoi vini nella bottiglia de I Vigneri, che riporta in rilievo il simbolo del consorzio, quell’alberello che ha le sue radici nel 1435. Infine, ad ogni ottobre, durante la vendemmia sul vulcano, ripeteno gli stessi gesti dei primi Vigneri del Quattrocento.