Lazio
Il Lazio è una regione di antichissime tradizioni vitivinicole che risalgono al periodo precedente ai Romani. Ancora adesso la viticultura è molto fiorente: si annoverano ben 3 DOCG, 27 DOC e 4 IGT. Oltre la metà è costituito da vini bianchi. La produzione annuale si assesta attorno ai 3 milioni e mezzo di ettolitri di vino prodotti, facendo del Lazio la sesta regione Italiana per produzione di vino, anche se, solo il 15% rientra nella DOC. I vitigni a bacca bianca più diffusi sono il Trebbiano, la Malvasia bianca di Candia, il Grechetto e il Bellone, mentre, quelli a bacca rossa sono il Cesanese del Piglio, il Cesanese di Affile, il Merlot, il Syrah e il Cabernet Sauvignon. Il territorio del Lazio è composto prevalentemente da suoli di origine vulcanica, molto vocati per la coltivazione della vite, come testimonia la presenza di numerosi laghi, da Bolsena a Vico, da Castel Gandolfo a Nemi. Tra le DOC più vocate: i Castelli Romani, dove troviamo vini bianchi a base Trebbiano e Malvasia bianca di Candia, e rossi con Sangiovese, Montepulciano, Cesanese, Merlot e Nero Buono, e la zona di Frascati, in cui troviamo 2 DOCG, il Frascati Superiore e il Cannellino di Frascati, vino dolce, ottenuti da Trebbiano e Malvasia bianca di Candia, Con le stesse uve bianche si producono un infinità di altre DOC con le stesse qualità organolettiche: Marino, Colli Albani, Colli Lanuvini, colli della Sabina, Colli etruschi Viterbesi. Spostandoci verso sud, in provincia di Frosinone, troviamo la zona del Cesanese, con le DOC Cesanese di Affile e di Olevano romano, e la terza DOCG Laziale, il Cesanese del Piglio. Andando verso il Mar Tirreno, si apre l’Agro Pontino zona di paludi bonificata negli anni trenta. Qui tra le città di Terracina e Anzio vengono coltivati vitigni quali: Trebbiano , Merlot e Sangiovese che furono portati in queste zone dagli operai Veneti che vennero a bonificare le paludi. In provincia di Viterbo si producono vini con vitigni internazionali come lo Chardonnay, la Grenache, il Syrah e un vino dal curioso nome di Est!Est!Est! di Montefiascone con uve di Trebbiano e Malvasia bianca di Candia. Le origini di questo nome risalgono al medioevo, quando il servitore del vescovo tedesco Johannes Defuk, Martino, è incaricato di precederlo, durante la sua visita in Italia, alla ricerca di vini buoni. Trovati i vini doveva scrivere sulla porta della cantina la parola “Est”. Arrivato a Montefiascone e, assaggiato il vino locale, lo trovò talmente buono che scrisse tre volte il segnale convenuto.