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Campania

La Campania è composta da un territorio estremamente variegato: rilievi montuosi, aree collinari, zone vulcaniche e tratti pianeggianti, dove troviamo terreni per la coltivazione della vite completamente diversi. Questa diversità permette di ottenere dei vini particolarmente interessanti, con caratteristiche organolettiche differenti anche per vini prodotti con lo stesso vitigno. La viticoltura in Campania era conosciuta già nell’antichità infatti, i più grandi vini dei tempi antichi provenivano da questa regione, e Orazio, un grande autore latino, celebrava le bontà di vini come il Falerno, il Cecubo e molti altri. La Campania ha quattro DOCG che sono: Il Taurasi, ottenuto dal vitigno Aglianico, si produce nella zona di Avellino. Grande vino rosso di struttura, sembra che il nome derivi da “Ellenico”. Altre zone storiche per la coltivazione dell’Aglianico sono il Sannio, il Cilento e il Taburno. Il Fiano di Avellino, prodotto con il vitigno omonimo, uno dei più grandi vini bianchi del meridione, con profumi caratteristici di nocciola. Il Greco di Tufo, vino bianco della provincia di Avellino, si ottiene dal vitigno Greco. L’Aglianico del Taburno, l’unica DCOG che si trova al di fuori della provincia di Avellino, viene prodotto nel Beneventano. Numerose le DOC tra cui: Asprinio di Aversa, ottenuta dal vitigno omonimo che viene coltivato ancora con il vecchio sistema di viti maritate, detto ad “alberata”. Da vini fermi o spumanti con un’alta acidità. Si accompagna perfettamente alla pizza margherita. La Falanghina, vitigno a bacca bianca che viene allevato in tutta la regione, con i risultati più convincenti nella zona del Sannio, nelle tre sottozone: Sant’Agata dei Goti, Solopaca e Guardia Sanframondi. La Falanghina da origine a un vino fresco e sapido. Altre Doc in cui entra a far parte la Falanghina sono: il Falerno del Massico Bianco, il Campi Flegrei Bianco e il Penisola Sorrentina. Lacryma Crhisti del Vesuvio è ottenuto dai vitigni coltivati sulle ripide pendici del Vesuvio. Esiste in versione rossa, da uve Piedirosso che danno vini morbidi, e bianca prodotto con il vitigno Coda di Volpe. Ricordiamo gli splendidi vini della Costiera Amalfitana, nelle tre sottozone: Furore, Ravello e Tramonti. Vini rossi e rosati a base Piedirosso e Aglianico, e bianchi ottenuti con Biancolella, Fenile e Ginestra.

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