Vin de France "Pierre Précieuse" 2020 - Domaine Alexandre Bain

Vin de France "Pierre Précieuse"  - Domaine Alexandre Bain

Pierre Précieuse di Alexandre Bain è un Sauvignon Blanc in purezza, affinato per quasi quattro anni in vasche di acciaio inossidabile, che esalta le caratteristiche tipiche di questo vitigno con grande eleganza. L'annata 2020, calda e soleggiata, si traduce in un vino che si distingue per un perfetto equilibrio tra ampiezza, densità e maturità, da un lato, e mineralità, purezza, energia e una piacevole succulenza, dall'altro. È un Sauvignon dal carattere raffinato e fine, che onora il suo nome e per apprezzarlo appieno le sfumature, si consiglia di arieggiarlo per circa 30 minuti prima di servirlo, preferibilmente accompagnato da piatti a base di pesce.

Servizio

Si consiglia di degustarlo ad una temperatura di 10/12° in calici tulipano. Vino da bersi subito, ma lasciato qualche anno in cantina può regalare grandi emozioni.

Abbinamento

Si abbina a preparazioni di verdure, pesce, crostacei e funghi; è da provare con una pasta alle verdure e gamberi.

Cantina: Domaine Alexandre Bain 

La tenuta di Alexadre Bain si trova a Tracy-sur-Loire, nell’area settentrionale del territorio di denominazione controllata del Pouilly-Fumé. Si coltiva essenzialmente Sauvignon blanc. Il terreno è argilloso-calcareo, con poca terra arabile. Gli appezzamenti sono orientati a sud-ovest e guardano il corso placido della Loira. Il clima è continentale, mitigato dalla presenza del fiume, che favorisce le culture vinicole. In vigna si lavora secondo il ciclo delle stagioni. Le piante sono seguite durante tutto l’intero anno: potatura (tardiva – da gennaio ad aprile – ed eseguita manualmente), scacchiatura, cimatura, accollatura, zappatura e vendemmia manuale. Gli unici trattamenti, a base di rame, zolfo, argilla ed estratti di piante, sono mirati a contrastare la presenza di funghi crittogamici. Si cerca di limitare al minimo l’utilizzo del trattore, che schiaccia il terreno, inquina l’aria e brucia i tralci; si utilizza più spesso il cavallo e le prime sfogliature sono manuali. Dal 2007 la tenuta ha ricevuto le certificazioni Demeter ed Ecocert per l’agricoltura biologica e biodinamica. Con la preoccupazione dell’espressione del terroir, in cantina Bain non aggiunge alcun prodotto enologico al mosto d’uva. Non corregge l’acidità dei vini, non aggiunge lieviti. Se necessaria, applica una leggera solfitazione al momento dell’imbottigliamento. Questo modo di lavorare la terra, l’uva e il vino è basato sul rispetto della natura e ha come obiettivi la sostenibilità ecologica e il massimo piacere di chi degusta il vino.