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Produttore Domaine Jean-Yves Devevey
FRANCIA, BORGOGNA
Jean-Yves Devevey potrebbe in qualche modo incarnare l’“antieroe” borgognone perfetto. Nato nel 1964 agli Hospices de Beaune (lo storico ospedale divenuto monumento nazionale), è figlio di una famiglia di agricoltori e allevatori di Demigny, comune viticolo di pianura della Saône-et-Loire, tra Côte de Beaune e Côte Chalonnaise. Non ha ereditato un grande domaine pronto chiavi in mano, bensì costruito pazientemente la sua formazione tecnica e la sua tenuta disseminata tra Rully e Volnay, Beaune e le Hautes-Côtes. Nel 1992 la prima vendemmia, poi un caparbio lavoro che l’ha portato a rilevare a poco a poco preziosi appezzamenti tra i livelli gerarchici regionale, village e premier cru. Oggi la superficie coltivata dal domaine ammonta a 7,6 ettari, circa metà di proprietà e metà in locazione. Jean-Yves non ha però alcuna intenzione di ingrandirsi: “la qualità e la precisione del lavoro ne risentirebbero”, ammonisce. In vigna nessun diserbo chimico, cui si preferiscono sarchiatura e inerbimento, con una conversione ufficiale alla viticoltura biologicaa ultimata nel 2014 (certificazione Agriculture et vins biologiques) e una sperimentazione biodinaamica fattivamente in corso, in particolare sul terroir di Volnay. In cantina non vi sono regole immutabili: Devevey adatta le proprie pratiche caso per caso, annata per annata, privilegiando un’attenta osservazione. Tuttavia le fermentazioni sono sempre spontanee, l’uso degli enzimi è bandito e le chiarifiche enologiche messe all’indice. Tutt’al più si ricorre a una blanda filtrazione prima dell’imbottigliamento. I solfiti sono impiegati con grande parsimonia, per tassi di solforosa libera sempre inferiori a 20 mg/l.