Produttore Stein
GERMANIA, MOSELLA
La famiglia Stein è custode in Mosella della terra, del vino e delle attività ad esso connesse già dal lontano XVII secolo, ma è solo nel XX secolo che si dedicano in maniera esclusiva alle vigne e al vino. Era il 1947, Heinrich Stein, tornato da poco dalla guerra alla quale era stato obbligato a partecipare, da antinazi, dietro le linee naziste, ed incontra la bella Erna, si sposano e nascono due figli Ulrich e Peter. In quegli anni Heirich rimane folgorato dal vigneto di Palmberg, vicino al paese di Sankt Adelgund. Heinrich inizia a lavorare il Palmberg, uno dei più ripidi e scoscesi terrazzamenti della Mosella Centrale, non c’era modo di meccanizzare il lavoro, il rapporto era uomo-pianta, tutto manuale, ma diceva “Non sono interessato a produrre dei vini modesti, voglio produrre un Riesling speciale da un posto speciale”. Ulli, dopo gli studi in biologia, insieme al fratello Peter iniziano a lavorare in azienda con il padre e si trovano ad affrontare la prima battaglia per proteggere il loro territorio. Nel 1971, il Governo tedesco finanziava l’espiantazione dei vecchi vigneti a terrazze per rimodellare i versanti, in modo che potessero essere parzialmente meccanizzabili. Gli Stein si rifiutarono fermamente proteggendo il patrimonio dei vecchi terrazzamenti originali di 500 anni e i vigneti storici a piè franco di selezione massale di Riesling. Oggi le uve provengono esclusivamente da vigne vecchie, a partire dalle più giovani di 40 anni, la maggior parte sui 70-80 anni a piè franco ed una piccola parcella chiamata Alfer Holle 1900, di 120 anni. Essere custodi della terra vuol dire prendersene cura e di questo ne sono consapevoli: una viticoltura manuale, senza prodotti chimici. In cantina le vinificazioni si svolgono spontaneamente senza sofisticazioni e con basse dosi di solforosa. L’idea di Stein è quella di produrre vini naturali di terroir con carattere, profondità minerale, eleganza ed un grado alcolico naturalmente basso, che siano prodotti nel rispetto delle persone e nel rispetto dell’ambiente. Ulli abita in una casa speciale che ama chiamare “der Gros Hotel Abgrund” ovvero Il Grand Hotel degli Abissi; un vero e proprio Hotel dove i vecchi pazzi amici sono sempre di passaggio portando con sé storie, musica, arte e cultura in cui il vino è l’elemento del simposio. Ma d’altronde Ulli descrive i suoi genitori così: “they were wine freaks, and Riesling infected!!!”… da un melo non può nascere un pero. Imperdibile.