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Sudafrica
Tutti i vigneti del Sudafrica sono concentrati nella regione del Capo di Buona Speranza per il semplice motivo che la corrente fredda antartica di Benguela aiuta a controbilanciare il clima, segnato da una fortissima concentrazione di luce solare lungo il giorno. Le viti sono state portate qui nel 1655 dagli olandesi e alla fine del diciottesimo secolo, il Sudafrica produceva un raffinato vino da dessert di fama mondiale, chiamato Moscato di Costantia. Da allora la reputazione del vino Sudafricano si è oscurata fino alla fine dell’embargo, nel 1984, che ha visto un balzo della domanda di vino sia interna che esterna. La maggiorar parte del vigneto Sudafricano è costituito da uve bianche; Chenin Blanc, qui chiamato Steen, Colombard, Cape Riesling, Clairette, Semillon, Gewurtraminer, Moscato di Alessandria, Chardonnay, e Sauvignon Blanc. Tra i vitigni a bacca rossa troviamo il Merlot, il Cabernet Sauvignon, il Cinsault, il Sirah, lo Zinfandel, la Grenache, il Gamay, il Ruby Cabernet, e il Pinotage, curioso incrocio tra Pinot Nero e Cinsault. I distretti vinicoli principali del Sudafrica sono Costantia, la più antica regione vinicola del paese con inverni umidi ed estati calde dove vengono allevate piante di Cabernet Sauvignon, Chardonnay e Sauvignon Blanc, Stellenbosh, il distretto più importante per qualità dove regnano uve di Merlot, Pinotage e Shiraz, Durbaville, conosciuta per le sue colline dolci, Robertson, dominata dal clima caldo dove si producono vini bianchi molto grassi e leggermente abboccati da uve di Chardonnay e Sauvignon Blanc, e vini passiti da Muscadelle e Colombard, e infine la rgione di Paarl che è sede del KWV, la più grande cooperativa del paese.