Appacundria è l'ultimo arrivato in casa Canlibero. Il nome, in dialetto napoletano, vuoldire annoiato, pigro, stanco, in riferimento al blocco della fermentazione che ha avuto. Non è un rifermentato ma, un vino che si è stabilizzato con un leggero residuo zuccherino. Piace perché è un vino fresco, beverino e piacevole, ma mai banale né scontato.
Denominazione: Vino bianco.
Vitigno: Uve bianche.
Gradazione alcolica: 12%.
Affinamento: 10 mesi in acciaio.
Contiene solfiti