Champ Levat 2020 - Jean-Yves Peron

Champ Levat - Jean-Yves Peron

Il Champ Levat è un vino rosso a base mondeuse che proviene dalla Savoia. E’ prodotto da Jean Yves Péron, vigneron che coltiva i suoi vecchi vigneti ad alta quota nelle Alpi francesi su terreni di mica e scisti senza usare erbicidi o fertilizzanti chimici, e vinifica secondo la filosofia dell'intervento minimo. Le uve per produrre il Champ Levat vengono raccolte manualmente, e in cantina la vinificazione è spontanea con i soli lieviti indigeni. Segue un affinamento per 12 mesi in botti usate. Il Champ Levat è presenta profumi intensi di frutta fresca con tocchi speziati e balsamici. Al palato è denso ma allo stesso tempo fresco, grazie alla sua acidità. Rivela tannini levigati e mostra un finale persistente. È quindi un vino che può avere una lunga vita in bottiglia.

Servizio

Degustiamo Champ levat ad una temperatura di 16/18° in calici tulipano. Da bersi subito ma esprimerà le sue migliori caratteristiche tra qualche anno.

Abbinamenti

Ottimo abbinato a primi piatti con ragù di carne, secondi di carne, da provare con un coniglio alla cacciatora.

Cantina: Jean-Yves Pérond

Jean-Yves Péron è un vigneron della Savoia che sta tentando di recuperare vigneti antichi e quasi dimenticati nelle Alpi francesi. Dopo gli studi di enologia a Bordeaux alla fine degli anni '90, ha lavorato per alcuni dei più famosi vignerons naturali di Francia, come Thierry Allemand a Cornas e Bruno Schuller in Alsazia. Nel 2004 decide che è or di tornare a casa e inizia a produrre il suo vino nel villaggio di Chevaline. I vigneti qui sono in forte pendenza e coperti di scisto, questo vuol dire che tutti i lavori nei vigneti, compresa la raccolta, vengono effettuati a mano. Tutto ciò viene ricompensato con viti centenarie a piede franco che non sono mai state attaccate dalla fillossera. Nei vigneti troviamo piante di Mondeuse, Jacquere, Altesse, Roussanne tutti vitigni autoctoni della Savoia a cui ultimamente si sono aggiunti filari di Riesling, Gewurztraminer e Grenache. I suoi vini rossi vengono prodotti con la tecnica della macerazione carbonica mentre i bianchi vedono tempi di macerazione prolungati, influenzati dall'amore di Jean-Yves per i vini "arancioni" dell'Italia settentrionale.